Auto più sicure e ambiente tutelato: la nuova strategia verde della Commissione Ue

Pubblicato da Giulia Albanese il

Auto ambiente - Shaan Johari su pexels

La Commissione europea esplora la creazione di un mercato di “crediti natura” per premiare chi protegge l’ambiente e finanziare la transizione verde. Contestualmente, viene proposta una profonda revisione delle regole sulla sicurezza stradale e sull’immatricolazione dei veicoli, in linea con i nuovi sviluppi tecnologici.

Le nuove norme includeranno ispezioni tecniche più rigorose, controlli annuali su veicoli più vecchi, test specifici per i veicoli elettrici e per i sistemi avanzati di assistenza alla guida. Saranno introdotti strumenti per il rilevamento delle emissioni elevate nei veicoli di lusso e sistemi per la registrazione e condivisione sicura dei dati relativi ai contachilometri.

Focus sui crediti natura

Il 23 aprile, la commissaria all’Ambiente Jessika Roswall ha guidato un dibattito internazionale per delineare i prossimi passi verso un mercato europeo dei crediti natura, ispirato al modello del sistema Ets per lo scambio delle emissioni di carbonio.

All’evento hanno partecipato istituzioni come Undp, Forum Economico Mondiale, Nasdaq, grandi banche e associazioni ambientali. I temi principali sono stati: la creazione di standard di certificazione affidabili, la gestione di un registro trasparente delle transazioni e le strategie per aumentare la domanda di questi nuovi strumenti ecologici da parte di aziende e investitori.

Inoltre, la Commissione europea ha sottolineato nella sua Visione per il futuro dell’agricoltura il valore dei crediti natura per incentivare pratiche agricole sostenibili.

Riforma delle regole sui veicoli

Tre le direttive interessate dalla revisione:

  • controlli tecnici periodici (PTI),
  • documenti di immatricolazione digitali,
  • controlli su strada (RSI).

Obiettivo: salvare 7.000 vite e prevenire 65.000 feriti tra il 2026 e il 2050.

Misure previste:

  • verifica dei sistemi elettronici di sicurezza ed emissioni,
  • controlli sulle particelle ultrafini e su NOx per auto di lusso e sportive,
  • archiviazione centralizzata dei chilometraggi,
  • revisioni annuali per i mezzi più anziani,
  • digitalizzazione completa dei certificati di immatricolazione e revisione,
  • scambio di dati agevolato tra Stati membri.

La riforma punta anche a facilitare le revisioni tecniche per chi si sposta temporaneamente in altri paesi Ue, garantendo standard comuni e riconosciuti.

Fonte: e-gazette.it
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